Dress code per un’occasione speciale: e ora? Soluzioni più sostenibili
Una cena di Natale, annunciata come un’occasione da festeggiare con un dress code da lì a poco comunicato. Tutto nasce da qui. Ti chiederai “cosa c’è di speciale? Perché ne parliamo qui?”. Di speciale c’è che, invece di correre ad acquistare qualcosa di nuovo appena ricevuti i dettagli dell’abbigliamento richiesto per la serata, si è trasformata in una sfida ad arrivare vestite a tema e soddisfatte scegliendo l’ottica di una maggiore sostenibilità e consapevolezza. Sì, va bene, ma dove trovo ora un abito rosso elegante (sostenibile)? Nell’armadio ne ho due o tre, non da sera. Nel gruppo di amiche alcune sono già alla ricerca nelle vetrine della città, altre si…
Biodesign: il possibile futuro della moda
Siamo spinti a riconsiderare cosa mangiamo, come viaggiamo e cosa compriamo per ridurre il nostro impatto ambientale collettivo, che viene spesso commercializzato con il termine “sostenibilità”. Ma la sostenibilità non dovrebbe essere fondamentalmente incorporata nel modo in cui le cose sono progettate e realizzate, se vogliamo ridurre drasticamente l’impatto climatico sulla scala necessaria per fermare il cambiamento climatico? Qual è un modo ecologico per creare case, vestiti, automobili e cibo? Seguire il modello della natura e incorporare sistemi biologici nella creazione di oggetti, secondo una crescente comunità di designer e scienziati. Così si contribuirà a garantire che siano prodotti simbiotici con il nostro pianeta, piuttosto che parassiti o inquinanti. Cos’è…
Un’amara storia per Audio-à-porter
Aggiornamento Maggio 2023 Perché non trovi l’audio-articolo? Perché non possiamo pubblicare episodi del podcast. Dopo che l’Ufficio europeo ha da poco dato ragione all’opposizione, e quindi di fatto inibendo l’uso di “à-porter” nei marchi, il brand non pago del risultato ci comunica tramite avvocati che Audio-à-porter è stato nuovamente utilizzato per un podcast pubblicato il 13 aprile scorso (https://www.spreaker.com/show/audio-a-porter). Abbiamo necessità di tempi tecnici per la transizione, che vorremmo vivere con necessità e non minacciati dall’avvio di azioni successive. Sappiamo invece che tu, lettore, avrai pazienza e a breve troverai caricato l’episodio. Ci spiace e non ci capacitiamo dell’appropriazione di “à-porter”. ———————————————- Non è stato semplice fare questa comunicazione. Non…
Shein: l’indagine di Channel 4 dentro le fabbriche cinesi
Channel 4 entra nelle fabbriche cinesi di Shein sotto copertura e racconta il lato sociale oscuro del fast fashion. Il video inchiesta, dal titolo Inside the Shein Machine: UNTOLD, porta alla luce le condizioni dei lavoratori che producono i capi del colosso di moda ultra-rapida: lavorano 7 giorni su 7 fino a 18 ore al giorno non hanno nessuna pausa, nella pausa pranzo le dipendenti sono costrette a lavarsi i capelli hanno un solo giorno libero al mese realizzano 500 capi di abbigliamento al giorno sono pagati al massimo 4.000 yuan al mese (circa 550 euro) per ogni errore commesso perdono 2/3 dello stipendio giornaliero ricevono 4 centesimi di euro a…
Le app per organizzare il guardaroba e creare il tuo stile più consapevole
Indossiamo un capo mediamente 7-10 volte, per poi disfarcene in qualche modo. Acquistiamo nuovi indumenti in maggiori quantità e più velocemente rispetto al passato (negli ultimi due decenni gli acquisti di abbigliamento sono raddoppiati). Se desideriamo contribuire a creare un settore della moda più sostenibile, non possiamo che frenare i nostri acquisti e usare di più ciò che abbiamo. Abbiamo raccontato grazie a Giulia delle app per ottimizzare il guardaroba come: Your Closet Smart Closet Plan what to wear Pureple Ci piace tornare sull’argomento, perché avere a disposizione strumenti che ci aiutano a gestire in modo più consapevole quello che abbiamo nell’armadio porta più di un vantaggio: risparmio economico…
Patagonia vs Fast Fashion – Leader a confronto
Chi c’è dietro Patagonia? E Shein? E Uniqlo, Zara, H&M, Primark? L’ultima decisione del fondatore di Patagonia porta a riflettere su chi sta dietro alle più note aziende di abbigliamento con missioni diverse dal brand del settore outdoor. Yvon Chouinard e famiglia hanno trasferito la proprietà del brand Patagonia, del valore di circa 3 mld di euro, a un’ONG. La notizia non sorprende: da tempo Chouinard raccontava della sua idea differente di capitalismo (link all’articolo nella caption). Patagonia si dimostra ancora una volta un brand con un piano di sostenibilità a lungo termine solido e credibile. “Devi reinventare del tutto il capitalismo. Porta a un sacco di persone povere e a poche…
Sfilano gli abiti all’insegna dell’upcycling sotto le stelle di Frasso Sabino
Con l’upcycling di materiali più diversi sfilano gli abiti ecologici a Frasso Sabino, in provincia di Rieti. Un appuntamento immancabile. Ogni anno la creatività dei designer del riciclo mostra come sia possibile guardare con occhi diversi ciò che altrimenti getteremmo via come rifiuto. I vestiti sfilano per le vie del piccolo borgo sotto un cielo limpido, tra i tavoli disposti per l’occasione. In giuria, li osserviamo uno a uno per valutare la complessità della realizzazione, il riciclo dei materiali, l’originalità, l’impegno creativo. Nel frattempo è servita una cena speciale in vasocottura e senza carne. Grazie a Serena, a Simona, agli artisti, alla pro loco di Frasso Sabino per l’impegno nel creare…
H&M citata per marketing ingannevole: dati falsi e fuorvianti
Grazie a un’azione collettiva contro H&M, questa volta è negli Stati Uniti che si indaga sulla veridicità delle informazioni sulla sostenibilità comunicate dal colosso svedese. Il 22 luglio scorso, Chelsea Commodore ha intentato una causa in un tribunale federale di New York sostenendo che H&M stia mettendo in atto pratiche e pubblicità ingannevoli “approfittando dell’interesse dei consumatori” nella sostenibilità e nei prodotti che “non danneggiano l’ambiente”. Secondo Commodore, un consumatore potrebbe ragionevolmente credere a tali affermazioni, in particolare considerando che H&M è un’azienda riconosciuta a livello nazionale. Il marchio fast fashion è accusato di “cercare di differenziarsi dagli altri prodotti di moda con il greenwashing”. Pratica ritenuta sleale, secondo Chelsea, perché…
5 brand più sostenibili di intimo per uomo
Scegliere in modo più sostenibile l’intimo per uomo può non essere semplice. La maggior parte dei nostri articoli si concentra su come vestire in modo più green ed etico, sui materiali, sulla produzione e altri processi aziendali, su un consumo più consapevole. Ci piace raccontare anche di brand e negozi dove trovare capi nuovi, per semplificare la vita quando è necessario acquistarli. L’intimo non è una tipologia di indumenti per cui possiamo facilmente attingere dal mondo second-hand. Per questo ti indichiamo 5 brand più sostenibili per uomo che puoi considerare se cerchi questi capi. MANIERE ITALIANE Intimo, mare e sport “Abbiamo deciso di creare un prodotto che non riuscivamo a trovare:…
H&M e Norrøna: l’avvertimento dell’autorità norvegese per rischio di marketing ingannevole
H&M e Norrøna hanno ricevuto un avvertimento dall’Autorità norvegese per i consumatori (CA), organo amministrativo indipendente incaricato di vigilare sul mercato per far rispettare le leggi a tutela degli acquirenti. Il 16 giugno scorso la CA ha inviato una lettera a Norrøna, H&M e Sustainable Apparel Coalition (fornitore dell’indice Higg Material Sustainability – MS) per far presente che i benefici ambientali dichiarati nelle campagne di marketing e collegati all’indice Higg devono essere veri e non esagerati. L’industria tessile deve essere consapevole che la commercializzazione dei benefici ambientali, che si basa sull’indice MS di settore, può essere facilmente considerata ingannevole e illegale. Quando l’industria dell’abbigliamento e altri settori utilizzano affermazioni ambientali nel…