Vita da Dress Ecode – App collegate alla sostenibilità: cibo e dating
Puoi ascoltare qui l’articolo: Cibo e Dating Le app ci accompagnano ormai nelle attività quotidiane più disparate. Oltre a quelle dedicate al vintage e second-hand che spesso menzioniamo, ti racconto com’è andata con gli strumenti digitali legati alla sostenibilità che sto provando personalmente. Inizio da due applicazioni: una utile alla riduzione degli sprechi di cibo, l’altra per conoscere e uscire con vegetariani o vegani. Too Good To Go – Salviamo il cibo invenduto e il portafoglio! Da tempo utilizzo quest’app, insieme a un’altra concorrente diffusa all’estero, per contribuire alla riduzione dello spreco alimentare. L’idea è di mettere in contatto gli utenti con gli esercizi commerciali che offrono prodotti rimasti invenduti, in…
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Speciale Idee per regali più sostenibili – Come fare doni in modo più responsabile e piacevole!
Puoi ascoltare qui l’articolo: Speciale idee regali più sostenibili L’avevamo preannunciato nei post sulle iniziative di Natale: come promesso, ecco qui uno speciale per suggerire idee per fare regali in modo più consapevole! Forse stai facendo lo slalom tra articoli, post e stories che propongono acquisti per le feste ora ecco qui anche Dress Ecode sull’argomento! Ci siamo impegnati in queste settimane perché non fosse la solita guida di Natale. Non siamo per la spinta agli acquisti legati a particolari festività o momenti dell’anno, perché il modello di consumo che proponiamo vuole diffondere una maggiore responsabilità nelle scelte nel nostro quotidiano. Speriamo troverai qui consigli utili non solo per comprare ma…
TOM, il cestino che trasforma imballaggi e scarti nei locali pubblici in 8 settimane!
Puoi ascoltare qui l’articolo: TOM, il cestino interattivo TOM è un cestino speciale: installato in bar, musei, stazioni, aeroporti, uffici, ristoranti o altri locali pubblici, accoglie gli imballaggi compostabili e gli scarti di cibo prodotti sul posto e nel giro di 8 settimane li trasforma in concime organico. TOM è prodotto in Svezia da Orwak, azienda che progetta e produce compattatori e presse per rifiuti dal 1971. Con una vasta rete mondiale di rappresentanti, ha una buona presenza locale in molti dei paesi in cui i sistemi sono installati. Da gennaio 2020, Sulo, una società globale con sede in Francia, ha acquisito Sac Group, di cui Orwak fa parte. Sulo offre soluzioni per la…
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Viaggio nel mulino ad acqua di “Cavallo d’Ispica”, un gioiello della tradizione siciliana
Italiano/English below pictures Abbiamo pensato di farti un regalo a distanza, svelandoti un posto speciale: un mulino ad acqua ancora in funzione nelle terre siciliane (vicino Modica). Nel nostro stile di vita slow, non solo nell”abbigliamento, acquistiamo grano da macinare ma anche farina già pronta da piccole attività tradizionali come questa. Viaggia con noi in Sicilia all’interno del mulino! English – A journey in “Cavallo d’Ispica” water mill, a jewel of the Sicilian tradition We thought of giving you a gift from a distance, revealing a special place: a water mill still operating in the Sicilian lands (near Modica). In our slow lifestyle, not only in dressing, we buy grain…
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Eco-fashion: laboratorio con pranzo (e stile!)
Italiano/English below Vi raccontiamo, con alcune fotografie più sotto, del workshop organizzato da Dress Ecode a Verona, ospiti de Lo Speziale Locanda. Una giornata creata per far vivere l’esperienza di un eco-fashion designer contemporaneo, che tra attenzione a tessuti, tinture, processi produttivi cerca di realizzare abiti in modo più responsabile! Il laboratorio era organizzato in sessioni: teoriche, sull’impatto sociale e ambientale dell’industria dell’abbigliamento, in particolare fast fashion, e dei tessuti pratiche, realizzando un nuovo capo da tessuti recuperati e rimodernando con stile indumenti che non indossiamo più. La parte teorica aveva l’obiettivo di capire come la coltivazione di fibre e la produzione di abbigliamento abbia effetto sulle persone, gli animali…
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Vita da Dress Ecode – Upcycling colorato in cucina per combattere la pellicola di plastica (e la tristezza!)
Italiano/(For English please see below the pictures) Cosa c’è di meglio di una piccola azione che coniuga riuso di tessuti, eliminazione di plastica e ventata di allegria in cucina? Da scarti di stoffa regalati da un tappezziere, ci viene in mente di creare nel modo più semplice la pellicola per alimenti con la cera d’api (per i vegani esiste l’alternativa, descritta più sotto). Tra i piccoli scarti di tessuto regalati troviamo belle fantasie di frutta, perfette per la cucina. Ritagliamo il bordo con le forbici con taglio a zig zag. Il procedimento più semplice è utilizzare solo la cera d’api. Prendiamo un foglio di carta da forno, appoggiamo il tessuto,…
15 miliardi di euro di cibo sprecato in Italia, 12 nelle nostre case: i dati Waste Watcher nella 6a Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare
Ieri alla FAO gli ultimi dati del rapporto sullo spreco alimentare in Italia sono stati presentati dal progetto 60 Sei ZERO dell’Università di Bologna – Dipartimento Scienze e Tecnologie Agroalimentari con il Ministero dell’Ambiente e la campagna Spreco Zero dello spin off Last Minute Market. I saluti della FAO sono stati portati dal Vice Direttore Generale Daniel Gustafson, che ha evidenziato la centralità della questione spreco in rapporto alla sostenibilità agroalimentare e ambientale. Andrea Segrè, fondatore della campagna Spreco Zero e presidente di Last Minute Market, e Luca Falasconi, Coordinatore della Giornata Nazionale dello spreco alimentare, hanno commentato i dati presentati da Maurizio Pessato, presidente Swg.
Alla FAO si apre la 6a giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: tante storie di zero waste, economia circolare e sostenibilità che rincuorano
Oggi abbiamo seguito l’apertura degli eventi per la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare prevista domani, 5 febbraio. Sono stati presentati i dati Waste Watcher relativi all’ultimo anno, in continuità con gli studi effettuati dal 2013 sugli sprechi alimentari nel nostro paese, ma anche le storie di buone pratiche italiane. Racconteremo a breve dei dati in un altro articolo, perché desideriamo soffermarci sulla positività delle storie ascoltate oggi. Storie che fanno bene quando capita di pensare che non si possa fare nulla per cambiare le cose o che nessuno se ne occupi. Storie dove lo scarto viene evitato il più possibile con impegno, creatività e iniziativa, e se alla fine è…
La plastica che mangiamo: più di 100 piccoli pezzi in ogni pasto. E i nostri tessuti c’entrano!
Italiano/English Uno studio dell’Università Heriot-Watt ha misurato la quantità di plastica contenuta nei pasti serali in alcune abitazioni del Regno Unito. Il risultato? 114 fibre di plastica mediamente in un piatto. L’esperimento era nato con l’intenzione di verificare la quantità di plastica nelle cozze consumate nei pasti casalinghi. Una delle evidenze emerse: mediamente una persona può consumare 100 particelle di plastica all’anno mangiando i molluschi. Ingerirà invece tra le 13mila e le 68mila fibre in un anno attraverso i pasti per via delle polveri domestiche!