• Diversity&inclusion,  Fashion/Moda,  Modern slavery / Schiavitù moderna

    Appropriazione culturale nella moda: una guida per un fashion system etico e sostenibile

     La moda trae spesso ispirazione da culture diverse, ma quando avviene senza riconoscimento o compensazione economica si rischia di scivolare nell’appropriazione culturale. È fondamentale distinguere tra apprezzamento e appropriazione: mentre il primo implica rispetto e riconoscimento, la seconda comporta l’utilizzo di elementi culturali senza consenso, principalmente per profitto. In sostanza, l’appropriazione culturale si riferisce all’atto di prendere in prestito, imitare o adottare elementi di una cultura da parte di membri di un’altra cultura, spesso senza comprendere, attribuire o rispettare il significato e il contesto culturale di quegli elementi (Chumo 2023). L’uso di simboli indigeni è in crescita, ma senza il dovuto rispetto. Pham e Nguyen (2018) hanno analizzato il fenomeno…

  • Companies / Aziende,  Environment/Ambiente,  Fashion/Moda,  Modern slavery / Schiavitù moderna

    SHEIN: un nuovo studio rivela sostanze chimiche pericolose nei prodotti

    SHEIN, marchio di ultra-fast fashion, ha un “modello di business basato su sostanze chimiche pericolose e distruzione ambientale” secondo una recente indagine di Greenpeace Germania. Il marketing di SHEIN bombarda i giovani, attraverso piattaforme come TikTok, con articoli dall’aspetto affascinante venduti a prezzi stracciati, promossi da micro e macro influencer che ottengono in cambio prodotti gratuiti e altri vantaggi. Poco però si sa delle migliaia di fornitori che tagliano e cuciono i capi nel Guangdong, in Cina, e ancor meno delle fabbriche che trattano e tingono i loro tessuti, maggior fonte dell’inquinamento causato da SHEIN. Per scoprire di più sui prodotti e in particolare sull’uso di sostanze chimiche pericolose nella catena di approvvigionamento,…

  • Dove acquistare,  Fabrics/Tessuti,  Fashion/Moda,  Modern slavery / Schiavitù moderna

    La produzione di denim in Pakistan: impatti ambientali, strategie e direzioni future

    Il denim è uno dei tessuti più popolari e onnipresenti a livello globale e l’industria della moda fa molto affidamento su di esso. Tuttavia, la produzione di denim ha un impatto ambientale significativo, dal consumo di acqua all’inquinamento chimico. Pertanto, la necessità di una produzione sostenibile di denim è diventata più pressante man mano che il mondo si muove verso pratiche più sostenibili. Nell’ultima fiera Premièr Vision Denim di Milano abbiamo incontrato molte realtà pakistane che vendono denim. Questo articolo si propone di esplorare le sfide affrontate dal Pakistan nel raggiungere una produzione sostenibile di denim e le strategie impiegate per superarle. Denim in Pakistan: Una corsa all’oro blu Il Pakistan…

  • Companies / Aziende,  Fashion/Moda,  Modern slavery / Schiavitù moderna

    Shein: l’indagine di Channel 4 dentro le fabbriche cinesi

    Channel 4 entra nelle fabbriche cinesi di Shein sotto copertura e racconta il lato sociale oscuro del fast fashion. Il video inchiesta, dal titolo Inside the Shein Machine: UNTOLD, porta alla luce le condizioni dei lavoratori che producono i capi del colosso di moda ultra-rapida: lavorano 7 giorni su 7 fino a 18 ore al giorno non hanno nessuna pausa, nella pausa pranzo le dipendenti sono costrette a lavarsi i capelli hanno un solo giorno libero al mese realizzano 500 capi di abbigliamento al giorno sono pagati al massimo 4.000 yuan al mese (circa 550 euro) per ogni errore commesso perdono 2/3 dello stipendio giornaliero ricevono 4 centesimi di euro a…

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    Primark: più cotone sostenibile vuol dire sostenibilità?

    Più cotone sostenibile indica automaticamente la sostenibilità di un brand? Primark comunica i passi avanti del programma Sustainable Cotton e non si fa altro che parlare di sostenibilità dopo il lancio della linea Primark Cares. Il rivenditore irlandese di moda, proprietà di Associated British Foods (ABF), dichiara di avere come obiettivo che i capi durino di più, per ridurre l’impatto dell’attività dell’azienda sul pianeta e per migliorare la vita delle persone che realizzano i prodotti. Nella sezione dedicata alla sostenibilità, tra attenzione all’ambiente e impegno verso le persone la moltitudine di messaggi virtuosi colpisce il lettore. È davvero così se analizziamo più attentamente i dati? Perché la vendita della felpa in…

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    Soldi. Moda. Potere. È la Fashion Revolution Week

    18-24 aprile: è la settimana dedicata alla rivoluzione della moda. La Fashion Revolution Week nasce per ricordare il crollo del Rana Plaza, l’edificio nella regione di Dacca in Bangladesh dove il 24 aprile del 2013 morirono più di mille persone. Le fabbriche producevano abbigliamento per marchi globali internazionali molto noti. Da quel momento si inizia a puntare i riflettori su ciò che c’è dietro l’industria della moda. Ne parliamo ogni anno perché non desideriamo che questo drammatico evento sia accaduto invano, e per fermare la ripetizione di tragedie come questa. 👉🏼 Mettiti alla prova con il nostro QUIZ!  Puoi vincere un REGALO! 🎁 Di questo e del tema dell’edizione 2022 (Soldi, Moda, Potere) ti…

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    Shein: le false dichiarazioni sulle fabbriche del marchio ultra-fast-fashion

    Puoi ascoltare qui l’articolo: Shein   Shein (Zoetop Business Co Ltd) è un rivenditore online molto in voga, soprattutto tra i giovani, perché offre capi di moda a prezzi contenuti. Possiamo acquistare un outfit completo con meno di 30 dollari. Chi paga però al nostro posto? Uno dei problemi del fast fashion, di cui abbiamo scritto molte volte, è che nella maggior parte dei casi il prezzo così basso è frutto di mancato riconoscimento di un salario equo e di condizioni di lavoro appropriate ai lavoratori coinvolti nella produzione dei capi. Per questo motivo i consumatori chiedono sempre di più trasparenza sulla filiera produttiva. Shein propone decine di migliaia di stili,…

  • Companies / Aziende,  Environment/Ambiente,  Fabrics/Tessuti,  Fashion/Moda,  Modern slavery / Schiavitù moderna

    L’impatto della pelle e delle concerie: quello che non sappiamo e chi è dentro ha paura a dirci

    Puoi ascoltare qui l’articolo: L’impatto della pelle e delle concerie Quando ho visto il documentario di DW sul lato oscuro della moda-lusso sono stata male per diversi giorni. È un pugno allo stomaco. Volevo scriverne in un articolo, ma per farlo al meglio ho desiderato coinvolgere Francesco Gesualdi che in quel documentario racconta di un report realizzato sulla pelle e le concerie, ostacolato in più modi. Con l’obiettivo di diffondere quanto emerso anche a chi non ha la pazienza di leggere il report fino in fondo, ho chiesto il suo aiuto per ripercorrere i punti più rilevanti, ciò che non possiamo ignorare: è troppo importante per far finta di nulla…

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    Fast fashion e sostenibilità sociale durante il COVID-19: quali brand non stanno pagando i lavoratori?

    Italiano/English below Puoi ascoltare qui l’articolo: Fast fashion, sostenibilità sociale, COVID Seguiamo con attenzione la situazione nelle fabbriche di abbigliamento, perché la sostenibilità sociale è uno degli aspetti che più ci coinvolge. E ci fa arrabbiare. Quando arrivano racconti di misere retribuzioni, di condizioni di lavoro senza garanzia di sicurezza, di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, di sfruttamento e schiavitù moderna. Racconti che coinvolgono fornitori di marchi fast fashion che, mentre leggiamo dei loro mancati pagamenti, propongono saldi, sconti e promozioni. Con la diffusione del COVID-19, seguiamo ancora più assiduamente la situazione lavorativa di chi prepara per noi, a km di distanza, ciò che arriva nel nostro armadio. In…

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    Magliette da uomo più sostenibili: 8 indirizzi dove trovarle e perché sceglierle al posto di quelle in cotone tradizionale

    Italiano/English below Puoi ascoltare qui l’articolo: Magliette uomo Le giornate estive si avvicinano, tempo di maniche corte e di cotone. Si stimano però 2.500–2.700 litri di acqua necessari per produrre una maglietta, principalmente perché la coltivazione del cotone è ad alta intensità idrica, nella metà dei casi in aree in cui le precipitazioni piovane non sono sufficienti per la sua crescita. Oltre a sottrarre una preziosa risorsa agli essere umani, l’utilizzo intensivo di acqua sconvolge gli ecosistemi locali, con conseguenze sulle caratteristiche del suolo e sul mantenimento della biodiversità mettendo a rischio specie animali. Inoltre, la coltivazione di cotone è responsabile del consumo di fertilizzanti, pesticidi e insetticidi tossici, che…