• Diversity&inclusion,  Fashion/Moda,  Modern slavery / Schiavitù moderna

    Appropriazione culturale nella moda: una guida per un fashion system etico e sostenibile

     La moda trae spesso ispirazione da culture diverse, ma quando avviene senza riconoscimento o compensazione economica si rischia di scivolare nell’appropriazione culturale. È fondamentale distinguere tra apprezzamento e appropriazione: mentre il primo implica rispetto e riconoscimento, la seconda comporta l’utilizzo di elementi culturali senza consenso, principalmente per profitto. In sostanza, l’appropriazione culturale si riferisce all’atto di prendere in prestito, imitare o adottare elementi di una cultura da parte di membri di un’altra cultura, spesso senza comprendere, attribuire o rispettare il significato e il contesto culturale di quegli elementi (Chumo 2023). L’uso di simboli indigeni è in crescita, ma senza il dovuto rispetto. Pham e Nguyen (2018) hanno analizzato il fenomeno…

  • Diversity&inclusion,  Fashion/Moda

    Finte modelle plus-size: inclusivity washing

    Le finte modelle plus-size, ingaggiate dai brand per comunicare quanto gli abiti siano accessibili a chi ha forme più abbondanti, sono un esempio di inclusivity washing. È mostrare iniziative di inclusività senza una reale strategia che coinvolga seriamente le minoranze, che annulli nei fatti ogni differenziazione davanti alle diversità e che si rivolga al pubblico evitando qualsiasi discriminazione. La modella norvegese Karoline Bjørnelykke ha portato alla luce il caso delle finte modelle plus-size nelle campagne di moda, raccontando in un video su Tik Tok: Sono una modella plus-size. Il che significa che a volte lavoro per marchi di taglie forti. Questi brand in genere propongono le taglie XL-5XL. Se hai…

  • Companies / Aziende,  Diversity&inclusion,  Responsible life / Stile di vita resp.

    Nascondere ritocchi con Photoshop sarà illegale per brand e influencer, in Norvegia ma non solo

     Puoi ascoltare qui l’articolo: Photoshop   In Francia è entrata in vigore, in gennaio del 2017, una normativa con l’obiettivo di incoraggiare annunci pubblicitari più socialmente responsabili ed evitare l’uso di immagini di corpi artificialmente sottili di modelle, la cui visione può indurre disturbi alimentari tra gli adolescenti. L’articolo L. 2133-2 del Codice francese della sanità pubblica (FPHC) prevede che “le fotografie a fini commerciali di modelli il cui aspetto fisico è stato alterato da un software di elaborazione delle immagini, al fine di snellire o ispessire la figura, deve essere accompagnata dalla dicitura photographie retouchée”. In modo simile, il Regno Unito sta per introdurre una nuova legge che richiederebbe di etichettare esplicitamente…