Luxurywashing: lusso fa rima con etica?
Se chiedessimo a chi acquista capi firmati da migliaia di euro se ritiene quei prodotti più sostenibili, molti risponderebbero di sì. Il prezzo elevato viene spesso interpretato come garanzia di qualità, tracciabilità, attenzione al lavoro umano. Eppure, lo scandalo che ha travolto recentemente Loro Piana, lo storico marchio del cashmere italiano coinvolto in un’indagine per caporalato, incrina questa convinzione. Non è un caso isolato. Max Mara, Dior, Armani, Valentino sono altri brand recentemente coinvolti in casi di condizioni di lavoro inadeguate. È un sintomo di un problema più profondo. In questo articolo-podcast ci addentriamo nel fenomeno del luxurywashing, ovvero la costruzione di un’immagine “green e etica” che nasconde pratiche non…
“Siete obese”: La fiaba cupa delle lavoratrici dietro ai lustrini della moda
Quando la moda dimentica chi la cuce Tra gli anni Sessanta e Settanta, le operaie tessili di Reggio Emilia scesero in sciopero nelle principali fabbriche come Confit, Bloch, Maska, Max Mara, non solo per il salario. Chiedevano diritti sul corpo, sulla salute, sul tempo. Lavoravano in ambienti saturi di fibre, in piedi per ore, con turni notturni che non lasciavano spazio alla maternità, alla vita, alla dignità. Quelle donne, spesso invisibili nelle narrazioni sindacali dell’epoca, portarono nel cuore delle fabbriche un’urgenza nuova: la lotta non era solo economica. Era esistenziale. In casi come Max Mara, le lavoratrici chiedevano il riconoscimento delle organizzazioni sindacali e dei contratti nazionali di lavoro del…
Cascami di seta tra innovazione e sostenibilità: intervista a Cosetex
La seta è sinonimo di lusso e glamour, ma sapevi che può essere anche un materiale innovativo e attento all’ambiente? Nel nuovo episodio del nostro podcast, abbiamo intervistato Silvio Mandelli, CEO di Cosetex, un’azienda con oltre 120 anni di esperienza nel recupero dei cascami di seta. Cosetex ha rivoluzionato il settore trasformando quelli che un tempo erano considerati scarti in nuove opportunità: imbottiture naturali, filati di alta qualità e collaborazioni con il mondo del denim. Silvio ci racconta i vantaggi ambientali della seta, come la sua capacità di catturare CO2 e il fatto che non produce microfibre plastiche. Ma cosa significa realmente “cascame di seta”? Come è arrivata la seta…
La rivoluzione gentile di Slow Fiber
In questo episodio incontriamo Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber, il progetto realizzato in collaborazione tra Slow Food Italia e alcune aziende italiane virtuose del tessile. Dario ci racconta della necessità di una “rivoluzione gentile” per contrastare il modello del fast fashion, in un contesto in cui l’economia sposta ricchezze da tanti a pochi senza realmente creare benessere per l’umanità. Slow Fiber vuole cambiare in positivo il paradigma della produzione, del consumo e, quindi, della percezione del tessile. Oggi, infatti, ci troviamo immersi in uno stile di vita consumistico e all’insegna del fast-fashion, come afferma Dario. Slow Fiber utilizza una serie di KPI (Key Performance Indicator) per valutare le aziende…
Trasformare la moda: abbracciare modelli made-to-order per la sostenibilità
L’industria della moda, un tempo sinonimo di creatività ed espressione, ora è alle prese con i suoi stessi demoni: sovrapproduzione, degrado ambientale e preoccupazioni etiche. Come la consapevolezza della dura realtà del fast fashion si diffonde in tutto il mondo, un numero crescente di voci sostiene il cambiamento. In questo panorama in evoluzione, i modelli emergenti di business made-to-order (“su ordinazione”) offrono un raggio di speranza: un’opportunità per trasformare radicalmente l’industria della moda. Il lato oscuro della moda L’attuale traiettoria della moda non è solo preoccupante: è addirittura allarmante. L’implacabile produzione di abbigliamento da parte delle grandi aziende del fast fashion non solo travolge le discariche ma rappresenta anche una…
Sanzioni e divieto di pubblicità: la Francia ferma il fast fashion
L’Assemblea nazionale francese ha adottato all’unanimità il disegno di legge volto a ridurre l’impatto ambientale dell’industria tessile, che dovrà proseguire il suo percorso legislativo al Senato. Con l’obiettivo di fermare il fast fashion, il testo prevede: il divieto di pubblicità per la vendita di capi di abbigliamento a prezzi stracciati la decisione di definire il fast fashion in base a un numero stabilito di capi immessi sul mercato annualmente una sanzione ambientale rafforzata per rendere i prodotti della moda veloce meno attraenti Inoltre, le aziende che vendono moda usa-e-getta online dovranno esporre vicino al prezzo sul proprio sito messaggi che: sensibilizzino sull’impatto ambientale dei propri prodotti; incoraggino la sobrietà, il riutilizzo,…
Dopo Mylo, la “pelle” dal micelio, stop a Circulose, la fibra tessile dal riciclo di cotone
L’anno scorso, l’azienda Bolt Threads ha deciso di mettere in pausa Mylo, un’innovativa “pelle” dal micelio, nonostante il sostegno di grandi marchi come Adidas, Kering e Stella McCartney. Un paio di settimane fa, Renewcell, il rinomato produttore di Circulose, ha dovuto dichiarare bancarotta nonostante il significativo supporto e le partnership acquisite nel settore. La pausa di Bolt Threads e il fallimento di Renewcell, due importanti attori nella moda sostenibile, sollevano interrogativi sull’efficacia dell’industria della moda nel sostenere soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale. Renewcell Renewcell è un’azienda svedese nota per la sua tecnologia che ricicla magliette e jeans di cotone destinati alla discarica in nuovo materiale, Circulose, utilizzabile da filatori…
Mango e l’investimento dei brand nel noleggio di abiti
In marzo del 2023 la stampa online riportava ovunque l’investimento del brand fast fashion Mango nel noleggio di abbigliamento. Infatti, la grande azienda di moda ha avviato un test pilota chiamato “Mango Renting” per entrare nel business del noleggio, investendo nella piattaforma La Más Mona. Con questa iniziativa il gigante spagnolo di abbigliamento offre ai clienti la possibilità di prendere in prestito una selezione limitata dei suoi capi: 40 articoli aggiornati mensilmente, con prezzi che variano dai 30 ai 36 euro. Si seleziona l’abito, si sceglie la data di consegna e si programma il ritiro entro 4 giorni all’indirizzo di consegna originale oppure a un altro a scelta del cliente.…
Il tessuto dalle foglie di ananas è sostenibile?
Pinatex è un tessuto innovativo creato come alternativa sostenibile sia alla pelle prodotta in serie sia ai materiali sintetici inquinanti. È prodotto con foglie di ananas da Ananas Anam, una B-corporation con sede nel Regno Unito. Per il master di gestione della moda sostenibile di SUMAS, ho preparato un’analisi dettagliata per valutare il ciclo di vita biologico e tecnico, per comprendere i vantaggi e gli svantaggi rispetto al modello triple bottom line* e agli SDG a cui il materiale contribuisce. Questo articolo riporta il contributo teorico relativo all’analisi. Piñatex è composto da 72% foglie di ananas, 18% PLA (acido polilattico), 5% Bio PU (poliuretano) e 5% PU (Ananas Aman 2022).…
Upcycled: Miu Miu dedica al denim l’edizione limitata 2024
Nel panorama di aziende che adottano iniziative nella moda sostenibile, Miu Miu ha presentato la sua quarta collezione Upcycled in edizione limitata per il 2024. Il progetto Upcycled, lanciato nel 2020, si concentra sull’abbigliamento vintage a cui aggiungere più valore. La collezione comprende Denim, una gamma di capi jeans essenziali, caratterizzati da ricami floreali ispirati all’alta moda degli anni ’50 già introdotti nella sfilata Primavera Estate del 2022. Upcycled vuole stabilire una connessione tra passato e presente celebrando le storie di chi ha indossato capi, borse o accessori. La nuova collezione comprende jeans pre-2000 provenienti da specialisti globali del denim, con un meticoloso processo manuale per massimizzare il riutilizzo dei…